Introduzione
Mi sono iscritto a Facebook dieci anni fa; se vogliamo essere proprio precisi, mi ci sono iscritto venerdì 28 gennaio 2011 alle ore 17:08:20. Frequentavo la prima media e mi trovavo perciò ben al di sotto del limite di età, ma le dinamiche di gruppo (=era iscritta la ragazza che mi piaceva…) hanno avuto la meglio. Nello stesso giorno alle 17:26:23 ho stretto la mia prima “l’amicizia” con V.R., sorella del mio ex compagno di scuola D.R. 8 minuti dopo ho stretto l’amicizia con A.(M.)M., un altro compagno di scuola.
Il venerdì 30 marzo del 2012 alle 20:40:02 mi sono unito al mio gruppo di classe “I fò de cò!!!”. Durante il sabato 16 giugno 2012 alle ore 09:38:21 ho messo il mio primo like 👍 a un mio post e ho interaragito con il gruppo “L’alleanza degli anime” 1391 volte.
Come faccio a sapere precisamente tutto questo? La risposta si trova nella gigantesca mole di dati che facebook possiede e che in ottemperanza al Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati ci permette anche di esportare, anche se il mio sospetto è che quelli che possiamo esportare siano solo una parte del tutto. Per dire, non ci sono le informazioni dedotte su di me in base al tempo dedicato a guardare i post o i profili degli altri. La ragione del possesso della montagna di dati è connaturata al suo modello di business che si basa sul cosiddetto capitalismo della sorveglianza, un regime economico che consiste nel raccogliere una grandissima quantità di dati e metadati personali degli utenti, con l’intento di rielaborarli: in primo luogo per scoprire nuove informazioni o addiritura predire le future azioni degli utenti; ma anche per rivendere le informazioni scoperte; e infine per indurre certi comportamenti grazie alla microtargetizzazione (ad esempio con la pubblicità). E questo è un gigantesco problema su scala mondiale.
Per questo ho deciso: lascerò facebook.
I problemi di facebook
Quella che segue costituisce solo la parte dei problemi che più mi mette a disagio, ma ce ne sono anche tanti altri, ben riassunti sulla pagina wikipedia dedicata alle critiche a facebook.
Giochi psicologici e manipolazione di massa
- Facebook è stato costruito per creare una sorta di dipendenza nei confronti dei consumatori
- I “mi piace” spingono le persone a diventare dei narcisisti e a curare eccessivamente il proprio ego
- Gli algoritmi di selezione dei post visualizzati tendono a creare una bolla di filtraggio o camera dell’eco all’utente
- Facebook ha collaborato molte volte con governi per censurare alcuni tipi di post particolarmente scomodi o per manipolare le masse
- Durante lo scandalo di Cambridge Analytica è stato scoperto ad utilizzare i dati degli utenti per influenzare le elezioni presidenziali americane del 2016 allo scopo di far vincere Trump che infatti ha vinto. Un’interferenza analoga è avvenuta anche in occasione del referendum sulla Brexit. Ripeto, un’azienda privata è stata pagata per indurre le persone a votare per una determinata scelta.
Sorveglianza e problemi di privacy
- Condivide i dati posseduti a priori con le agenzie governative americane (PRISM)
- Raccoglie più dati del necessario
- I dati raccolti vengono usati per le pubblicità e le manipolazioni di massa
- Obbliga gli utenti ad utilizzare il loro vero nome
- Vengono creati dei profili “ombra” anche a persone non registrate
- Molto probabilmente viola le leggi europee sulla privacy e protezione dei dati
Centralizzazione e assenza di libertà e controllo
- Si è obbligati ad utilizzare facebook(servizio) se si vuole interagire con le persone, e questo cosa viene sfruttata per mantenere le persone sulla piattaforma.
- Non è software libero e questo fatto è la radice di quasi tutti i problemi di facebook.
Riferimenti vari
Ragioni per non usare facebook di Richard Stallman
Subreddit dedicato all’AntiFacebook
Linea temporale degli abusi di Facebook Inc di Privacy International
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